martedì 12 aprile 2011

Nanotech waterproofing




Fonte immagine: http://cache.gawkerassets.com/assets/images/4/2008/08/medium_droplets.jpg



Nell’Università di Zurigo è stato studiato e testato un nuovo materiale nanotech che non sarà mai bagnato nè umido,infatti, una particolare fibra di poliestere ricoperta da nanofilamenti di 40 nanometri di larghezza lo renderanno perfettamente idrorepellente ed inattaccabile da qualsiasi altro liquido. In particolare, l’acqua non riesce a penetrare all'interno delle fibre di questo materiale innovativo e si raccoglie in piccolissime sfere mantenendo uno strato di aria permanente al di sotto.
In termini di struttura, un nanofilo può essere simile ad un filo come inteso nel senso comune, ovvero un struttura di forma più o meno cilindrica, generalmente sospesa nel vuoto (ed eventualmente connessa a dei conduttori alle estremità), oppure una struttura depositata su un supporto: ad esempio un filo di atomi metallici depositati su un supporto isolante, nel nostro caso il supporto è rappresentato dalla fibra di poliestere.
Un esempio già in commercio sono i tessuti Chemex che combinano le straordinarie qualità dei tessuti in misto cotone poliestere con un finissaggio dall’elevato rendimento e dotato di proprietà di repellenza agli spruzzi leggeri di liquidi chimici, all’acqua e agli oli.
Questi tessuti beneficiano di una formulazione esclusiva tipica del finissaggio, che utilizza il prodotto TEFLON® HT di Du Pont avvantaggiandosi dei recenti sviluppi della nanotecnologia.
Un altro esempio sono le apparecchiature waterproof dove si può evidenziare l'effetto "roll-off", in altre parole la forza di attrazione tra le superfici e l'acqua è ridotta, infatti, piccole "punte" sulla superficie evitano che la goccia riesca a penetrare nel materiale sottostante. La goccia, composta da un insieme di molecole più grandi, scivola sulle estremità piccole delle nanoparticelle.




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