martedì 31 maggio 2011

Nuovi codici per i brevetti nanotech




Fonte immagine: https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgKi5KvU87xp2CdSGim3dG5EzgQFxuYlZAI47pXUBJhqN3bBCMHZ-W4l_yD1oh2vuCWtZct1Tvr_pWyNv8yugqdyYdvsejCl5vZR5LgmZjJ3UAl_C6oDbCQa31x0JCMF5c43kA6GDtNnOD/s1600/brevetti.gif



È stato introdotto un nuovo simbolo di classificazione IPC per le nanotecnologie, denominato B82Y, basato sul codice Y01N utilizzato dall’EPO per classificare tali invenzioni.L’EPO ha già trasferito tutte le domande di brevetto sulle nanotecnologie pubblicate prima del 2011 dalla sottoclasse Y01N alla B82Y.




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lunedì 30 maggio 2011

NanotechItaly 2011 ( comunicato n.2 )

NanotechItaly 2011 - International Conference
Venezia-Mestre, 23-25 novembre 2011, Hotel NH Laguna Palace


NanotechItaly 2011, is an International Conference jointly organised by AIRI/Nanotec IT, Veneto Nanotech, the National Research Council (CNR) and the Italian Institute of Technology, in collaboration with Federchimica and Politecnico of Torino (Latemar Research Center).

The Conference will offer

A comprehensive picture of nanotechnology activities, perspectives and needs in Italy
The latest developments and trends at world level of nanotech across key industrial sectors
Innovation and business practices to bring nanotechnologies to the market place
Governance and policy actions to promote nanotech development
Matchmaking and networking opportunities

In the Opening Session, Prof Albert Fert, Nobel Prize for Physics in 2007 and Prof. Fabio Beltram, Director of the Scuola Normale of Pisa, will give their introductory lectures.

The three day event will address themes that are challenging modern society to promote a responsible innovation:

New materials, Processes and Manufacturing

Surface technologies, composite nanotech, nanoporous materials, nanofibers, carbon based and other nanomaterials, nanocatalysts
Cold spray & thermal spray deposition technologies (metallic, composites, ceramic materials)

Health and life sciences - Nanomedicine

Molecular diagnostics and recognition, bio-compatible materials and layers, tissue engineering/regenerative medicine, biomolecular sensors, nanoparticles therapy, drug delivery

Smart transportation

Storage, batteries, photovoltaic systems, micro energy generation, energy saving

Safe living

Safe buildings: sensors, construction materials, lighting, indoor air quality, furniture
Security: identification, counterfeiting

ICT & Nanoelectronics

Nanostructured sensors, optical materials and devices, MEMS/NEMS, memories and logic devices, magnetic materials and devices, nano-robotics

Responsible development

Regulation, risk assessment (EHS), risk management, communication and ethical issues, recycling, standards.



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domenica 29 maggio 2011

Energia sostenibile



Fonte immagine: http://giornaledabruzzo.net/homegda/wp-content/uploads/2009/02/energia-sostenibile.jpg



Si propone un estratto da Wikipedia:

Si considera energia sostenibile quella modalità di produzione ed uso dell'energia che permette uno sviluppo sostenibile. Tale concetto ha due componenti chiave, uno dal punto di vista della produzione (e quindi alla produzione di energia rinnovabile) ed un altro legato al suo utilizzo, e quindi all'efficienza e risparmio energetico[1]. Si tratta quindi di un approccio ampio che non riguarda solo la produzione energetica, ma anche il suo utilizzo, inserendosi pertanto in un'ottica complessiva di sviluppo sostenibile.

Sul fronte della produzione energetica sostenibile, il riferimento principale sono ovviamente le energie rinnovabili, cioè quelle fonti che per loro natura non sono "esauribili" sulla scala dei tempi umani, come ad esempio l'energia idroelettrica, l'energia solare, l'energia eolica, l'energia del moto ondoso, l'energia geotermica, l'energia mareomotrice ed altre.

Altro punto cardine riguarda la modalità di produzione, che prevede un approccio su scale più piccole, maggiormente sostenibili dall'uomo e dall'ambiente, preferendo dunque reti di produzione "distribuite" che facciano perno sulla microgenerazione e cogenerazione, invece dei grandi impianti centralizzati.

Tralasciando il rischio minore di grossi incidenti nucleari, terrorismo e altri disastri maggiori, l'energia nucleare e la fusione nucleare potrebbero rispettare la definizione di sostenibilità, ma è controverso se siano o no definite tali per ragioni sociali e politiche.

Si consiglia la lettura del seguente link:

http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=print&sid=242183



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martedì 24 maggio 2011

Centrali elettrotermonucleari nel mondo



Fonte immagine: http://www.lealidiermes.net/images/schema%20centrale%20nucleare.jpg

Nel mondo esistono 437 centrali nucleari, così suddivise per nazione:




Stati Uniti 107
Francia 59
Giappone 54
Inghilterra 35
Russia 29
Germania 20
Canada 16
Ucraina 16
Corea 12
Svezia 12
India 10
Spagna 9
Belgio 7
Bulgaria 6
Svizzera 5
Finlandia 4
Rep. Ceca 4
Slovacchia 4
Ungheria 4
Cina 3
Argentina 2
Lituania 2
Messico 2
Sud Africa 2
Armenia 1
Brasile 1
Kazakhstan 1
Olanda 1
Pakistan 1
Slovenia 1
Romania 1




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domenica 22 maggio 2011

Tenda fotovoltaica avvolgibile




Fonte immagine: http://images.dibaio.com/allegati//imagescalm83i2_71754.jpg



Grazie ad uno speciale telo, costituito da moduli fotovoltaici di silicio amorfo a doppia giunzione racchiuso in un film flessibile, che permette di trasformare i raggi solari in energia elettrica, producendo, per un modello da 520 x 350 cm, 1kWp, è stata costruita la prima tenda da sole fotovoltaica avvolgibile.
Questa soluzione, è definibile "grid connected", infatti, il sistema può essere connesso alla rete, beneficiando del Conto Energia. In questo modo, attraverso i contributi previsti dalle norme vigenti, la tenda fotovoltaica si ripaga da sola, garantendo un successivo ritorno economico. La tenda fotovoltaica avvolgibile rientra nella categoria dei piccoli impianti domestici completamente integrati aventi una potenza variabile da 1 a 3 kW, e per queste caratteristiche di targa potranno percepire la più alta tariffa incentivante, consentendo un rientro dell'investimento in circa 11 anni.




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Studi di medicina molecolare alla SISSA di Trieste




Fonte immagine: http://static.nanopress.it/r/164X108/static.piusanipiubelli.it/articoliGallery/1524/480/img1.jpg


Sono stati segnalati,da Simona Regina responsabile dell'Ufficio Stampa SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), i risultati di una ricerca a cui hanno collaborato anche ricercatori della Sissa di Trieste pubblicati su Nature Communications. Il team internazionale ha messo in luce un particolare meccanismo di interazione degli enzimi di restrizione all'interno di nanostruttre di Dna, aprendo nuovi possibili scenari per l'analisi di frammenti di tessuti attualmente non realizzabili con le attuali tecniche diagnostiche, in altre parole si potrà costruire una sorta di microchip molecolare per sviluppare dispositivi innovativi per l’analisi di frammenti di tessuti piccolissimi (poche cellule) che sfuggono alle attuali tecniche diagnostiche.


In particolare la scoperta può aprire nuovi scenari per la medicina molecolare di frontiera e favorire lo sviluppo di nanotecnologie a basso costo, usando strutture composte da molecole di DNA, utili per esempio per l’analisi di singole cellule tumorali circolanti nel sangue o microdissezioni ricavate da biopsie. Biomolecole in campioni biologici molto piccoli che attualmente non è possibile analizzare, ma che potrebbero essere facilmente misurate utilizzando sensori miniaturizzati, dalle dimensioni più piccole di una singola cellula, capaci di intrappolarne il contenuto biomolecolare e di studiarne le caratteristiche.

Per leggere l'intero comunicato stampa dela SISSA cliccare sul seguente link:

http://chiacchieresulnano.blogspot.com/2011/05/forbici-molecolari-intrappolate-in.html



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sabato 21 maggio 2011

Hydro2™ refrigerio nanotecnologico avanzato

La redazione di "Dieci alla meno nove" riporta un articolo proposto da Marco Zambelli, responsabile delle news per il sito Aktarus Group, azienda che produce e commercializza per Italia ed Europa prodotti nanotecnologici: isolanti termici per edilizia, prodotti per vetri atopulenti, soluzioni per solare termico, vernici isolanti nanotech.
Di seguito si può leggere l'articolo inviato:


Aktarus Group presenta Hydro2™ una fascetta rinfrescante in cotone al 100%, contenente un componente nanosolubile che, a contatto con l'acqua, si trasforma in un gel che attiva uno scambio termico costante e omogeneo, abbassando la temperatura superficiale del corpo. Hydro2™ è un prodotto innovativo di Aktarus Group studiato per dare sollievo e refrigerio agli atleti in condizioni di sforzo fisico, ma anche per combattere l’arsura durante le comuni attività di tutti i giorni, restituendo freschezza e benessere all'arrivo della stagione calda. La fascetta nanotecnologica rinfrescante Hydro2™ è fatta di cotone al 100%, sicura per la salute e del tutto atossica, come dimostrano severi test cui è stata sottoposta per garantirne la totale sicurezza. Vero innovativo ritrovato nanotecnologico, Hydro2™ fa da termoregolatore grazie a un componente nanosolubile attivabile in acqua che agisce innescando un interscambio termico uniforme nelle parti del corpo con cui è messa a contatto e senza creare punti più freddi, in particolare in zone strategiche soggette all'aumento di temperatura sotto sforzo fisico. Hydro2™ può, infatti, essere messa ai polsi, alle caviglie, al collo o cinta come una normale fascia intorno alla fronte, fungendo anche da assorbi-sudore, senza per altro rilasciarlo e senza quindi macchiare. Modo d'impiego: solo al primo utilizzo, la fascetta deve essere immersa per almeno 4 ore in acqua, dopo di che il suo potere rinfrescante dura per 3 giorni. Successivamente Hydro2™è riattivabile fino a circa 30 volte. Hydro2™ è un prodotto innovativo di Aktarus Group, società italiana specializzata nella commercializzazione di prodotti nanotecnologici, famosa per gli eccezionali materassini isolanti termici nanoporosi a base di Aerogel, ma anche per le vernici nanotecnologiche isolanti della serie Nansulate, le soluzioni nanotecnologiche DFI per vetri autopulenti e Nanosun2, l'affermato bitubo solare termico nanotecnologico per gli impianti di riscaldamento dell'acqua sanitaria a energia solare. Hydro2™ è la nuova applicazione nanotecnologica pensata da Aktarus Group per il benessere del corpo, ideale per dare supporto e freschezza durante l’attività fisica di atleti e sportivi, e al contempo soluzione pratica, intelligente e sicura per il quotidiano sollievo dal caldo eccessivo e dall'afa estiva in città, per alleviare la morsa della stagione calda alle porte.
Hydro2™ è disponibile in un'ampia gamma di colori e può essere personalizzata con la stampa di loghi e scritte. Hydro2™ porta l'innovazione nanotecnologica sulla pelle in totale sicurezza. Refrigerio nanotecnologico avanzato.



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venerdì 20 maggio 2011

FORBICI MOLECOLARI INTRAPPOLATE IN LABIRINTI DI DNA

Giunge graditissimo un comunicato stampa dell'Ufficio Stampa SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), che viene pubblicato integralmente.

FORBICI MOLECOLARI INTRAPPOLATE IN LABIRINTI DI DNA

Ricercatori italiani nel team internazionale che ha messo in luce un importante meccanismo di funzionamento delle nanostrutture di DNA. Una sorta di microchip molecolare per sviluppare dispositivi innovativi per l’analisi di frammenti di tessuti piccolissimi (poche cellule) che sfuggono alle attuali tecniche diagnostiche.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications

Trieste, 20 maggio 2011 - Nuovi sviluppi nelle nanotecnologie molecolari applicate alle scienze della vita. Sulla rivista Nature Communications un team interdisciplinare di ricercatori, tra cui Matteo Castronovo della Temple University (Philadelphia) e Giacinto Scoles, professore alla Sissa fino a novembre scorso, ha appena pubblicato i risultati di uno studio che illustra i meccanismi con cui gli enzimi di restrizione interagiscono con il DNA in nanostrutture molecolari. Si tratta di un’importante classe di enzimi che, comunemente impiegati nelle biotecnologie come nell’ingegneria genetica, riescono a tagliare il DNA in corrispondenza di sequenze specifiche di nucleotidi (i mattoncini di base della struttura a doppia elica: A, T, C, G), accorciandolo con altissima precisione. Tagli che vengono rivelati con microscopi a scansione.

Per la prima volta è stato individuato che questi enzimi vengono letteralmente intrappolati all’interno di tali strutture conservando la loro funzionalità: scorrono lungo la doppia elica del DNA come se fosse un binario, finché non trovano il sito di restrizione, cioè una sequenza specifica su cui fermarsi e che, conseguentemente, tagliano a metà.

La scoperta può aprire nuovi scenari per la medicina molecolare di frontiera e favorire lo sviluppo di nanotecnologie a basso costo, usando strutture composte da molecole di DNA, utili per esempio per l’analisi di singole cellule tumorali circolanti nel sangue o microdissezioni ricavate da biopsie. Biomolecole in campioni biologici molto piccoli che attualmente non è possibile analizzare, ma che potrebbero essere facilmente misurate utilizzando sensori miniaturizzati, dalle dimensioni più piccole di una singola cellula, capaci di intrappolarne il contenuto biomolecolare e di studiarne le caratteristiche.

I ricercatori, usando metodi di manipolazione molecolare, hanno studiato l’interazione degli enzimi di restrizione con la doppia elica del DNA, in condizioni particolarmente diverse da quelle esplorate finora. Hanno utilizzato molecole dell’acido desossiribonucleico, corte una decina di nanometri, per costruire delle matrici simili a dei boschetti, formati da una “distesa” di paletti verticali su una superficie liscia. E hanno scoperto che quando la densità dei paletti di DNA è sufficientemente alta da formare una matrice ordinata, gli enzimi possono accedervi solo dai suoi bordi laterali, mediante diffusione.

«Abbiamo individuato che all’interno delle matrici, gli enzimi si diffondono bidimensionalmente: cioè gli enzimi attraversano la matrice da un lato all'altro restando intrappolati al suo interno, anche per centinaia di micrometri, attraversando distanze centinaia o decine di migliaia di volte il loro diametro» spiega Castronovo, che ha coordinato, per due anni, ricercatori delle Università di Temple (USA), Ancona e Trieste, della Sissa, della Sincrotrone Trieste, del Consorzio di Biomedicina Molecolare di Trieste e dell’Ospedale di Cattinara, con competenze in chimica, fisica, biologia molecolare, medicina ed ingegneria chimica ed elettronica.

Dal punto di vista fisico questa scoperta è molto sorprendente per due ragioni: finora non era mai stato osservato un meccanismo di questo tipo nell'interazione tra biomolecole su superfici. «E in secondo luogo, la diffusione 2D degli enzimi avviene spontaneamente, senza il bisogno di introdurre delle forze esterne per veicolare le biomolecole come, per esempio, un campo elettrico, come avviene nella maggior parte dei sistemi miniaturizzati per le analisi biologiche noti come lab-on-a-chips, che rappresentano una frontiera nella ricerca biomedicale verso l’analisi di tessuti biologici piccolissimi» precisa Scoles.
«Questo – continua Castronovo – potrebbe gettare le basi per generare vere e proprie trappole molecolari costituite da appena 10.000 molecole e, per di più, attive, cioè che non necessitano di una sorgente di alimentazione esterna per funzionare».

Il DNA infatti, oltre a essere alla base del funzionamento degli organismi viventi, è anche un prezioso materiale per produrre dispositivi "intelligenti": sistemi macromolecolari con forma variabile a piacere, di dimensioni comprese tra alcune decine e alcune centinaia di nanometri. Auto-assemblandosi, infatti, forma la ben nota struttura a doppia elica grazie al riconoscimento tra filamenti contenenti sequenze di basi complementari tra loro. Inoltre, le funzioni del DNA dipendono dalla sua capacità di interagire con una vastissima classe di proteine che riconoscono sequenze di DNA specifiche e diverse tra loro.

«Con il nostro studio, per la classe di enzimi di restrizione, è come se avessimo scoperto che costruendo un edificio con solo 10.000 frammenti di DNA (circa un milionesimo di miliardesimo di grammo) è possibile isolarlo dall’esterno con delle pareti o un tetto, ma anche munirlo di porte o finestre per comunicare in modo controllato. Si apre così la possibilità di costruire dei veri e propri circuiti (o labirinti) molecolari» conclude Castronovo, che prima di trasferirsi negli Stati Uniti ha lavorato a Trieste al Consorzio di Biomedicina Molecolare e, prima ancora, nel laboratorio SENIL (Sissa Elettra Nanoinnovation Laboratory), presso Sincrotrone Trieste, dove questo tipo di ricerche sono approdate per la prima volta in Italia, circa sette anni fa.

La ricerca è stata condotta con finanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia, della Sissa -Istituto Italiano di Tecnologia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, dalla Fondazione Casali (Trieste) e, negli USA, con un finanziamento dell'Università di Temple.

Two-dimensional enzyme diffusion in laterally confined DNA monolayers,

Matteo Castronovo, Agnese Lucesoli, Pietro Parisse, Anastasia Kurnikova, Aseem Malhotra, Mario Grassi, Gabriele Grassi, Bruna Scaggiante, Loredana Casalis, & Giacinto Scoles

Nature Communications doi:10.1038/ncomms1296


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mercoledì 18 maggio 2011

Secondo articolo sul nucleare




Fonte immagine: http://www.wwf.it/upload/images/IT/small/25172.jpg


E' stato pubblicato nella home page della rivista on line Education 2.0 un secondo articolo sulle centrali elettronucleari, che rappresenta una sorta di Bignami utile a comprendere alcuni aspetti del prossimo voto referendario.
Di seguito è riportato il link dell'articolo:

http://www.educationduepuntozero.it/community/bignami-sull-elettronucleare-4010802613.shtml


L'articolo segue quello dal titolo
"Riflessioni in classe sul nucleare: cosa è accaduto a Fukushima?"

http://www.educationduepuntozero.it/community/riflessioni-classe-nucleare-cosa-accaduto-fukushima-409167133.shtml


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venerdì 13 maggio 2011

Il blocco di Blogger ha cancellato 2 articoli

L'improvviso blocco della piattaforma Blogger ha cancellato gli ultimi due articoli di Dieci alla meno nove, uno dei quali dal titolo "Il grafene europeo in corsa per un miliardo di euro " pubblicato dal Fisico Alessio Cimarelli.
Lo stesso articolo è possibile leggerlo al seguente link:

http://www.impattoglobale.com/index.php/2011/05/il-grafene-europeo-in-corsa-per-un-miliardo-di-euro/

Si riporta un breve curriculum del nuovo autore del nostro blog, tratto dal sito Scienzainrete:

Nato a Roma nel 1983, laureato in fisica alla Sapienza di Roma nel 2009 con una tesi sulle dinamiche collettive degli stormi di uccelli nell'ambito del progetto europeo Starflag, lavora come ricercatore al progetto "Semantic Correlation" sulle reti sociali digitali finanziato da un bando della Provincia di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi. Frequenta il secondo anno del master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste. È vicepresidente dell'associazione di studenti Accatagliato, gestisce il portale accatagliato.org e cura la rivista di divulgazione scientifica Accastampato.





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mercoledì 11 maggio 2011

Dal Ponte sullo Stretto alla Banda Larga: l'Italia che si innova




Fonte immagine: http://www.reteiblea.it/wp-content/uploads/2011/01/ponte-sullo-stretto.jpg



Le “Grandi opere”, dal Ponte sullo Stretto all’Eurotunnel, fino alla Banda Larga, sono stati al centro della nuova puntata di “Cosmo”, il programma di divulgazione scientifica condotto da Barbara Serra, andato in onda domenica 8 maggio alle 23.40 su di Rai 3.

Barbara Serra ne ha discusso in studio con l’architetto Massimiliano Fuksas; con il professor Giorgio Diana, del Politecnico di Milano, uno dei progettisti del Ponte di Messina; con il professor Guido Signorino, professore di Economia applicata all’Università di Messina; con Marco Cattaneo, direttore de “Le Scienze” e con Riccardo Luna, ex direttore della rivista “Wired”.




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UN MANUALE PER FORMARE PICCOLI EINSTEIN, SIN DALL’ASILO

Dieci alla meno nove riporta un comunicato stampa della casa editrice Scienza Express Edizioni giunta oggi in redazione.

Con un tocco di semplicità un libro di esperimenti E narrazione che è riuscito a fare qualcosa di completamente nuovo e sorprendente: raccontare la scienza ai bambini delle materne. è Facciamo che eravamo scienziati (16€, Scienza Express Edizioni), a cura dell’associazione tecnoscienza.it. disponibile in tutte le librerie italiane.



Facciamo che eravamo scienziati è il primo strumento in Italia pensato per genitori e insegnanti che vogliono lanciarsi nell'avventura di far accendere la scintilla della scienza nei bambini dai 3 ai 6 anni. Uno scrigno ricco di spunti narrativi, immagini e ingredienti per i più creativi esperimenti e un supporto per insegnare a incanalare la curiosità dei bambini verso le domande più interessanti sulla natura. L’obiettivo per i più piccoli è imparare a pensare in maniera scientifica, mettere le mani in pasta e imparare a manipolare gli oggetti intorno a noi . Il metodo? Inventato nel 2002 dal gruppo Tecnoscienza.it, è stato a lungo sperimentato e migliorato lavorando nella formazione di docenti delle materne, nei musei e al Festival della Scienza di Genova. Il libro non lascia nulla al caso, ma dà comunque spazio alle diverse abilità degli adulti e passioni dei più piccoli, presentando una raccolta di schede pratiche illustra degli ingegnosi esperimenti con i quali mettere alla prova i piccoli scienziati.



È vero che se ci aggrappiamo all’aria cadiamo più piano e non ci facciamo male? E l’acqua ha davvero la pelle? Facciamo che eravamo scienziati scova le domande che fanno fare il clic verso la curiosità scientifica nella testa dei bambini. “Tutto sta nel convincere il bambino a farsi trasportare da una domanda e a cercare la risposta,” racconta Lorenzo Monaco, presidente di Tecnoscienza.it, “per fare scienza con i bambini, devi far questo: seminare continuamente dubbi, ponendo loro tante domande, domande precise, pensate apposta per suscitare la ricerca autonoma della risposta”. Ed è qui che interviene la narrazione che anima il libro e il lavoro dell’associazione.

Ultima chicca: il libro esce con il migliore dei look, impreziosito dalle illustrazioni di Agnese Baruzzi (http://www.agnesebaruzzi.com/) , giovanissima illustratrice che già ha mostrato di avere stoffa da vendere.



Facciamo che eravamo scienziati è pubblicato con orgoglio da Scienza Express nella collana Scuola 2.0 perché incarna l’idea che gli editori hanno del mondo della formazione: la scuola è il luogo dove ci si può innamorare della scienza, passione che spesso dura tutta una vita. A tutti quelli che condividono questa idea proponiamo un esperimento di editoria scientifica dal basso “Amici di Scienza Express”, per supportare la casa editrice e il suo progetto.



Gli autori. Tecnoscienza.it è un’associazione di divulgatori scientifici, scrittori, progettisti di eventi, attori, giornalisti. Partono da Bologna e lavorano in tutta Italia nella comunicazione, educazione, edutainment e facendo tanta formazione per gli insegnanti, in particolare della Scuola dell’Infanzia e di quella Primaria.



La casa editrice. Scienza Express è una casa editrice scientifica indipendente, nasce nel 2011 con un’idea fissa: pubblicare libri agili, a pochi euro e a portata di clic. L’obiettivo? Permettere a tutti di informarsi su temi scientifici e tecnologici, il cuore del nostro vivere nel ventunesimo secolo. Perché non farlo contaminando la carta con il web? Il suo sogno è quello di costruire intorno a sé una comunità di curiosi e interessati alla scienza. Per far questo ha anche ideato un esperimento di editoria scientifica dal basso: si chiama “Amici di Scienza Express”, i lettori comprano subito sulla fiducia 11 uscite del 2011 e la casa editrice ci mette di suo un sostanzioso sconto.

www.scienzaxpress.it


Contatti stampa
Ufficio stampa Scienza Express: Giovanni Blandino 334 3559788 ufficiostampa@scienzaexpress.it
Gli editori: Sebastiano Bagarotto, Luciano Celi, Daniele Gouthier info@scienzaexpress.it

lunedì 9 maggio 2011

Il bilancio dell'Internet festival

Si riporta l' Internet Festival comunicato n. 6/2011



Bilancio ampiamente positivo per la prima edizione della kermesse appena conclusa a Pisa. Oltre 7.000 visitatori e più di 200 articoli sui mass media costituiscono un successo da cui partire per realizzare l’edizione 2012



Si è concluso ieri l'Internet festival, il primo festival italiano interamente dedicato al mondo della rete. Per quattro giorni, dal 5 all'8 maggio, la kermesse promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Festival della Scienza di Genova ha animato gli spazi della città di Pisa con oltre 70 eventi: ludoteche, laboratori didattici e multimediali, mostre, convegni e seminari che hanno acceso i riflettori sui settori applicativi più promettenti di Internet, e sull'eccellenza della ricerca informatica nazionale e pisana.

Molto positiva la risposta del pubblico: i visitatori sono stati oltre 7000, un risultato rilevante per la città e che costituisce un ottimo trampolino di lancio per le future edizioni. Regione Toscana, Comune di Pisa e l’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, organizzatore dell’evento, hanno infatti già lanciato l’edizione 2012 del Festival che diventa quindi l’appuntamento annuale imperdibile per tutti gli operatori, gli esperti e gli appassionati del web.

Comune la soddisfazione di tutte le istituzioni partecipanti: Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore, Università di Pisa, Camera di Commercio. La prima kermesse pisana è stata seguita con particolare interesse soprattutto negli spazi dove si sono affrontati i temi di maggiore impatto, dalle reti sociali all’autismo, ma grande curiosità hanno riscosso anche i test e le installazioni interattive sullo stress e sull’arte virtuale, nonché i laboratori sugli argomenti più complessi ma innovativi come le reti wireless e i nuovi protocolli internet. Il top dell’affluenza è stato registrato durante l’inaugurazione svolta all’auditorium dell’Area della ricerca del Cnr di Pisa, con un migliaio di persone presenti, e a Logge di Banchi, la location centrale del festival, dove si sono tenute iniziative quali ‘Geomemories, le geografie della memoria’, ‘Visito Tuscany’, il ‘Laboratorio di Robotica’, ‘Parental control’. Le scolaresche hanno affollato gli spazi didattici come il Museo degli Strumenti per il Calcolo.

L'Internet festival è stato seguito con grande interesse anche dai media, come testimonia la rassegna stampa: oltre 200 articoli e servizi tra carta stampata, radio, tv, agenzie, siti e portali. Continuativa la copertura da parte di tutta la stampa locale, ma anche dei maggiori quotidiani e network televisivi, oltre che dell’informazione web. Il popolo della rete ha poi letteralmente invaso il sito www.internetfestival.it, dove si sono registrati oltre 12000 visitatori unici, per circa 100000 pagine visitate.

Ai dati quantitativi, fanno riscontro le valutazioni di organizzatori e relatori: “Un dato importante per i ricercatori che hanno partecipato è stata la possibilità di stringere contatti con partner potenziali quali imprese e colleghi di altre strutture”, commenta Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr.

“L'Internet festival è già un laboratorio permanente”, ha dichiarato Anna Vaccarelli, coordinatore dell'Internet festival e responsabile Relazioni esterne del Registro.it., “da domani inizieremo un percorso fatto di tappe ed eventi intermedi, per arrivare all'Internet festival 2012 seguendo il filo rosso che si è creato in questi giorni, grazie anche all'impegno di tutte le istituzioni partecipanti. Sono certa che il festival sarà un appuntamento atteso dall’intera comunità internet e da tutti i suoi utenti: pubbliche amministrazioni, cittadini, scuola, mondo della ricerca e delle imprese.”



I video di presentazione delle 4 giornate e dei principali eventi dell'Internet festival sono disponibili in alta definizione all'indirizzo: http://psp1.iit.cnr.it/tv/TV

L'album fotografico della prima edizione del festival è disponibile all'indirizzo: http://www.flickr.com/photos/internetfestival/




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sabato 7 maggio 2011

Tornano le nanotecnologie sul n.23 di Green




Fonte immagine: http://www.incaweb.org/green/images/head_home.jpg



In arrivo il numero 23 della prestigiosa rivista Green.
Il prossimo numero sarà in uscita a inizio giugno, tra gli argomenti trattati:

a) il mercurio, un elemento utile ma (eco)tossico;
b) i metodi chimici di datazione;
c) Gamma Ray Bursts, esplosioni stellari;
d) intolleranze e allergie alimentari;
e) le reali prospettive dell'idrogeno come vettore energetico del futuro;
f) contaminazioni alimentari, il curioso caso delle mozzarelle blu;
g) alcune applicazioni nanotecologiche che potrebbero entrare presto nel nostro quotidiano.



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giovedì 5 maggio 2011

Una lezione sulle centrali elettrotermonucleari

Si riporta un video della redazione di Education 2.0 sui contributi proposti nella fine del mese di aprile, tra questi una lezione sulle centrali elettrotermonucleari, svolta nella quinta classe del professionale ad indirizzo elettrico di Furci Siculo.





http://www.educationduepuntozero.it/community/riflessioni-classe-nucleare-cosa-accaduto-fukushima-409167133.shtml



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martedì 3 maggio 2011

NanotechItaly 2011 - International Conference

NanotechItaly 2011 - International Conference
Venezia-Mestre, 23-25 novembre 2011, Hotel NH Laguna Palace



NanotechItaly 2011, is an International Conference jointly organised by AIRI/Nanotec IT, Veneto Nanotech, the National Research Council (CNR) and the Italian Institute of Technology, in collaboration with Federchimica and Politecnico of Torino (Latemar Research Center).

Aim of the event is to highlight, with the contribution of the most important Italian players in the field and renowned experts from abroad, situation and perspectives of nanotechnology. Comforted by the success of the past editions (Nanotec2008.it, Nanotec2009.it, NanotechItaly 2010), the 2011 Conference will maintain its focus on application, with extended goals and contents.

The Conference will offer

A comprehensive picture of nanotechnology activities, perspectives and needs in Italy
The latest developments and trends at world level of nanotech across key industrial sectors
Innovation and business practices to bring nanotechnologies to the market place
Governance and policy actions to promote nanotech development
Matchmaking and networking opportunities
The three day event will address themes that are challenging modern society to promote a responsible innovation:

New materials, Processes and Manufacturing
Surface technologies, cold and thermal spray, composite nanotech, nanoporous materials, nanofibers, carbon based and other nanomaterials, nanocatalysts
Health and life sciences - Nanomedicine
Molecular diagnostics and recognition, bio-compatible materials and layers, tissue engineering/regenerative medicine, biomolecular sensors, nanoparticles therapy, drug delivery
Smart transportation
Storage, batteries, photovoltaic systems, micro energy generation, energy saving
Safe living
Safe buildings: sensors, construction materials, lighting, indoor air quality, furniture
Security: identification, counterfeiting
ICT & Nanoelectronics
Nanostructured sensors, optical materials and devices, MEMS/NEMS, memories and logic devices, magnetic materials and devices, nano-robotics
Responsible development
Regulation, risk assessment (EHS), risk management, communication and ethical issues, recycling, standards.
Call for papers
Contributions should address scientific and industrial developments in the above areas and can be in the form of an oral presentation or a poster. The abstracts will be reviewed by an Advisory Committee composed of representatives of private and public research and industry.
Call for papers deadline is the 13th of June 2011 (instructions available on www.nanotechitaly.it).



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Un flash mob per farsi conoscere

Si riporta fedelmente un comunicato stampa dell' Internet Festival giunto in redazione:

L’Internet Festival si è presentato alla cittadinanza pisana e agli internauti con un flash mob organizzato in Piazza dei Miracoli, nel cuore della città che, dal 5 all’8 maggio, diventerà la capitale italiana della rete, grazie a una kermesse con più di 70 eventi tutti dedicati al web e a ingresso libero. Alle 13 in punto, al suono di tre fischi consecutivi, un gruppo di un centinaio di ragazzi, dopo aver marciato compatto verso la fontana dei Putti, si è disposto a spirale, restando immobile per qualche minuto, per rompere le righe al suono del fischio finale.
Il tam tam per il flash mob si era diffuso rapidamente, e naturalmente online, attraverso un video pubblicato sul sito del festival (http://www.internetfestival.it/flash-mob/) e diffuso in maniera virale anche sulla pagina Facebook (http://www.facebook.com/internetfestival) e su YouTube. I partecipanti portavano con sé il simbolo della rete per eccellenza, la chiocciola, che molti avevano scaricato dallo stesso sito.
“In passato”, ha commentato il sindaco Marco Filippeschi, “abbiamo già usato la Torre e Piazza dei Miracoli, simboli universali, per lanciare importanti iniziative, come la candidatura di Internet al Nobel per la Pace. Oggi siamo qui per promuovere l'Internet festival, iniziativa unica nel panorama dei festival della scienza italiani, una riflessione culturale, sociale, scientifica sugli sviluppi della rete, definita da alcuni la più rivoluzionaria delle invenzioni del secolo scorso”.
Anna Vaccarelli, coordinatore dell'Internet festival, di fronte al gran numero di giovani internauti accorsi al flash mob ha dichiarato: “I ragazzi sono i nostri migliori ambasciatori per far conoscere a tutti l'Internet festival. Attraverso i social network, la frontiera della rete, hanno contribuito a diffondere la notizia, e la loro presenza qui oggi è sicuramente di buon auspicio. Il battesimo dell'Internet festival con un flash mob non poteva trovare location migliore: venticinque anni fa, a pochi passi dalla Torre e da Piazza dei Miracoli, nel vecchio Istituto Cnuce del Cnr, veniva collegato il primo nodo alla rete”.



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domenica 1 maggio 2011

Presentazione del Nanoforum 2011






Fonte immagine: https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg42eTttJHwR6Dftd1PZYV-HGkyqKeaDSTWfRdSwL5R740x5RRY0ueqNcr5s9NDISzuZ5aqRnjTpPgob1BL0GW6BTLeholbWYh5olmwnutOXzrG4cOUg9NzWwB8lz3FBpue2IbMP5mhi4Y/s400/nanoforum-2009.png



Il progetto nanoforum 2011 procede attivamente, il 9 maggio alle 14,20 verrà presentato ufficialmente presso la sede di Unindustria - Confindustria Roma, in via A. Noale 206.
Di seguito è riportata l'agenda dei lavori prevista:



14.20 Benvenuto
A cura della direzione di Unindustria - Confindustria Roma

14.30 Settori, investimenti e vantaggi competitivi delle nanotecnologie:
dalla grande industria alla microimpresa
Dott. Carlo Falessi, SELEX Sistemi Integrati S.p.A., Gruppo Finmeccanica

15.00 NANOfutures: la piattafoma europea per le nanotecnologie
Dott. ssa Margherita Cioffi, CSA NANOfutures coordinator

15.20 La piattaforma tecnologica italiana per le nanotecnologie ed i vantaggi per le imprese
Ing. Alessandro Sciolari, Direttore scientifico Assoknowledge

15.30 Attività Nanotecnologiche dell’Istituto Nanoscienze del CNR
Prof. Massimo De Vittorio, Dip. Ing. Innovazione - Università del Salento, NNL - Istitute of Nanoscienze, CNR ( nell'aprile del 2005 lo Stesso ha collaborato con la rete Nanotech Duesicilie, coordinata da chi scrive, svolgendo per la prima volta in Italia, una lezione frontale sulle nanotecnologie in una scuola superiore di secondo grado )

15.50 Nanotecnologie: Didattica e Ingegneria per le Imprese
Prof. Giancarlo Ruocco, ProRettore, Università La Sapienza, Roma
Prof. Marco Rossi, Facoltà di Ingegneria, Università La Sapienza, Roma


16.40 Nanoforum 2011, settima edizione: perché partecipare attivamente e come
Ing. Domenico Piazza, Iter

17.10 Discussione con i partecipanti
17.40 Conclusione e chiusura lavori


Vista l'importanza dell'evento, la redazione di "Dieci alla meno nove" seguirà tutti le tappe di avanzamento lavori, che coinvolgerrano molte personalità scientifiche del mondo nanotech italiano ed internazionale.





Nota: La rete Nanotech Duesicilie è stata la promotrice nel 2009 del blog Dieci alla meno nove







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