venerdì 23 ottobre 2015

Chip grafico: come pilotare il convertitore digitale-analogico RAMDAC


Il funzionamento di una scheda video è, in linea di massima, molto semplice: ogni locazione di RAM grafica contiene il colore di un pixel dello schermo, o di un carattere se la scheda sta visualizzando solo testo; il chip grafico si limita a leggere in sequenza le locazioni necessarie (se sta lavorando in modo testo, ogni locazione viene elaborata da un generatore di caratteri) e a pilotare un convertitore digitale-analogico, detto RAMDAC, che genera il segnale video che sarà visualizzato dal monitor. Dalla quantità di RAM grafica equipaggiata nella scheda e dalla velocità (frequenza) massima del suo RAMDAC dipendono la risoluzione massima raggiungibile e il numero di colori contemporaneamente visibili. Il RAMDAC, Random Access Memory Digital-to-Analog Converter (dall'inglese Convertitore Digitale-Analogico con Memoria ad Accesso Casuale) è una combinazione di tre convertitori digitale-analogico (DAC), uniti a una piccola SRAM, utilizzato nelle schede video per memorizzare le tavolozze dei colori e generare un segnale analogico diretto a un monitor. Il numero del colore logico viene indirizzato dalla memoria video alla SRAM, dove viene selezionato una posizione della tavolozza corrispondente come output. Questa è composta da tre valori distinti, corrispondenti ai tre componenti (Rosso, Verde e Blu) del colore fisico desiderato. Ogni valore viene indirizzato a uno dei tre DAC, che si occupano di convertirlo in un segnale analogico per il monitor. La lunghezza di word di un DAC varia in genere da 6 a 10 bit, mentre quella della SRAM è tre volte maggiore. Essa agisce come un Color Look-Up Table (CLUT), una speciale Look-Up Table con in genere 256 posizioni (quindi un indirizzo a 8-bit). Può essere modificata mentre il display non è attivo. Nella modalità Truecolor (con 16,7 milioni di colori), la SRAM può essere bypassata e al DAC possono essere indirizzati direttamente i valori da visualizzare, e questo è diventato il metodo più comune a partire dalla metà degli anni 90, anche perché consente una frequenza di clock più alta per il RAMDAC, che nelle moderne schede video è di 400 MHz. Tutte le schede video possono visualizzare anche grafica tridimensionale (al limite anche quelle con sola modalità testo, se si accetta una rappresentazione ASCII art), ma senza funzioni apposite di accelerazione. L'intero lavoro di calcolo deve essere svolto, pixel per pixel, dalla CPU principale del computer, che viene spesso completamente assorbita da questo compito: una scheda grafica non tridimensionale si limita in pratica a visualizzare una serie di immagini bidimensionali che le vengono inviate dal sistema.

 

Aldo Domenico Ficara

venerdì 16 ottobre 2015

ABC SICUREZZA - Applicazione del D.Lgs. n. 81/2008 negli edifici scolastici



Questo lavoro nasce pochi giorni dopo l’approvazione in via ufficiale della "Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole", che si terrà ogni anno il 22 novembre, data dell’anniversario del crollo avvenuto nel 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli e che è costata la vita dello studente Vito Scafidi.
Il testo si propone di diffondere la cultura della sicurezza nella scuola italiana e migliorare la condivisione delle regole della prevenzione, favorendone un’efficace applicazione nei luoghi di lavoro. La normativa in materia, con i recenti aggiornamenti del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, ha rafforzato la necessità di avvicinare l’individuo al concetto di salute e sicurezza e ha attribuito rilevanza strategica alla diffusione tra gli studenti dei valori, delle conoscenze e delle esperienze, necessari al governo dei rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Diffondere la cultura della sicurezza nella scuola italiana e migliorare la condivisione delle regole della prevenzione, favorendone un’efficace applicazione nei luoghi di lavoro, è un impegno culturale affinchè non si dimentichino episodi dall’epilogo tragico come quelli che hanno coinvolto gli angeli di San Giuliano di Puglia o i ragazzi della casa dello studente dell’Aquila.