sabato 30 settembre 2017

Si chiama “A third less” la App utile a prevenire il tumore



Avere a disposizione sul proprio cellulare indicazioni utili a prevenire il tumore. È possibile grazie a “A third less”, la App multipiattaforma (Ios, Android, Windows Phone) attiva e scaricabile gratuitamente. A realizzarla il Consorzio di ricerca Luigi Amaducci, tramite un team coordinato dall’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) e composto anche da Università di Padova (Dipartimento di Neuroscienze; Unità operativa di riabilitazione ortopedica), Istituto Oncologico Veneto e azienda Openview, con la sponsorizzazione di Takeda. L’applicazione offre un aiuto nella riduzione del rischio di ammalarsi, fornendo indicazioni sull’alimentazione da seguire, sull’attività fisica da praticare e aiutando a mantenere il peso forma. Ogni utente ha un suo avatar che deve trasformare in un ‘supereroe’ della salute, inserendo nella App informazioni circa i cibi che assume e lo sport che pratica”,


Aldo Domenico Ficara

venerdì 29 settembre 2017

Valeria Fedeli, ha chiuso i lavori della Ministeriale G7 della Scienza



La Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha chiuso, con una conferenza stampa, i lavori della Ministeriale G7 della Scienza. Al centro della due giorni di lavori la formazione delle ricercatrici e dei ricercatori, i meccanismi di finanziamento della ricerca e le politiche per la scienza, le infrastrutture di ricerca globali. "Le sfide globali della quarta rivoluzione industriale e i cambiamenti in atto pongono alle comunità scientifiche, sfide inedite e rilevantissime - ha sottolineato la Ministra -. Dobbiamo renderci conto che la quarta rivoluzione industriale, di cui stiamo parlando in questi giorni, non è una rivoluzione tecnologica, è una rivoluzione sociale". "C'è una straordinaria convergenza di impegno e di visione, oltre che di azioni concrete, tra i Paesi del G7 sulla centralità della ricerca scientifica e dei suoi finanziamenti - ha proseguito Fedeli -. La responsabilità che incombe sui paesi del G7, di guidare la transizione tecnologica globale, richiede politiche coordinate e lungimiranti, coinvolgendo tutte le parti interessate, dal settore pubblico al privato, dalla comunità scientifica alla società civile".

sabato 23 settembre 2017

L’Agenzia spaziale europea vuole andare sulla luna



L’Agenzia spaziale europea ha bisogno di aiuto e lo chiede proprio a voi. Il piano è quello di tornare, in un futuro non troppo lontano, sulla Luna. Per esplorarne il Polo Sud e tutte le regioni che finora non state ancora visitate dalle missioni degli anni ’60 e ’70. Certo, le sonde moderne sorvolano il nostro satellite naturale ormai da qualche anno e i ricercatori hanno a disposizione gigabyte e gigabyte di dati, ma ricordiamo che gli equipaggi umani non hanno più messo piede sulla Luna dal 1972, cioè da quando Apollo 17 ha lasciato alle spalle crateri, regolite e polvere.

domenica 17 settembre 2017

Le 2 leggi di Ohm



Prima legge di Ohm
In un filo conduttore l'intensità di corrente ( I ) è direttamente proporzionale al voltaggio ( V ) ed inversamente proporzionale alla resistenza ( R ). In altre parole possiamo dire che, in un circuito:
·        la corrente aumenta all'aumentare della tensione della pila o al diminuire della resistenza del circuito stesso.
·        la corrente diminuisce se diminuisce la tensione della pila o aumenta la resistenza del circuito.
Questi concetti sono riassunti nella prima legge di Ohm, che ha la seguente formula:
I = V / R

Seconda legge di Ohm
La resistenza di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza ( l ) ed inversamente proporzionale alla sua sezione ( s ). La resistenza dipende, inoltre, dalla natura del materiale: ogni materiale ha la sua resistenza specifica ( resistività ) che si indica con la lettera greca " " (ro)

R = rl / s

sabato 16 settembre 2017

Resistori con 4 anelli colorati


Il valore resistivo in Ohm può essere desunto dalla seguente tabella:

COLORE
1° ANELLO
2° ANELLO
3° ANELLO
4° ANELLO
Nero
-
0
x 1
-
Marrone
1
1
x 10
-
Rosso
2
2
x 100
-
Arancio
3
3
x 1.000
-
Giallo
4
4
x 10.000
-
Verde
5
5
x 100.000
-
Blu
6
6
x 1.000.000
-
Viola
7
7
x 10.000.000
-
Grigio
8
8
-
-
Bianco
9
9
-
-
ORO
-
-
: 10
5%
ARGENTO
-
-
: 100
10%
NULLA
-
-
-
25%


Per una corretta lettura del codice è necessario posizionare il resistore con l'anello argentato o dorato sulla destra e procedere con la lettura dei colori da sinistra verso destra.
I primi due anelli corrispondono a numeri che vanno considerati uno di seguito all'altro, il terzo anello indica il numero degli zeri da aggiungere.
Mentre la prima serie di anelli indica il valore resistivo, il quarto anello indica la tolleranza, cioè lo "spostamento" percentuale, in più o in meno, del valore effettivo rispetto a quello dichiarato mediante gli anelli.

San Marco-1: il primo satellite italiano



Il 15 dicembre 1964 a Wallops Island in Virginia, da una piattaforma di lancio sulla costa orientale degli Stati Uniti, partì con successo il San Marco-1, primo satellite italiano. Il San Marco-1 era un piccolo satellite dalla forma quasi sferica, il cui  obiettivo era quello di studiare l'alta atmosfera. Il  primo satellite italiano fu portato in orbita da un vettore Scout statunitense. Fu il primo di una serie di satelliti italiani – tutti denominati San Marco – che andarono nello spazio negli anni successivi. Figura simbolo della conquista italiana dello spazio fu Luigi Broglio, direttore della Scuola di Ingegneria Aerospaziale e generale dell’Aeronautica Militare. Fu lui il padre del programma e il pioniere delle attività spaziali italiane.


Aldo Domenico Ficara

giovedì 14 settembre 2017

I 20 Nobel italiani



In tutto, i Nobel italiani sono stati 20: Eccoli:

Giosuè Carducci – Premio Nobel 1906 per la Letteratura
Camillo Golgi – Premio Nobel 1906 per la Medicina
Ernesto Teodoro Moneta – Premio Nobel 1907 per la Pace
Guglielmo Marconi –  Premio Nobel 1909 per la Fisica
Grazia Deledda –  Premio Nobel 1926 per la Letteratura
Luigi Pirandello – Premio Nobel 1934 per la Letteratura
Enrico Fermi – Premio Nobel 1938 per la Fisica
Daniel Bovet – Premio Nobel 1957 per la Medicina
Salvatore Quasimodo – Premio Nobel 1959 per la Letteratura
Emilio Gino Segrè – Premio Nobel 1959 per la Fisica
Giulio Natta – Premio Nobel 1963 per la Chimica
Salvator Edward Luria – Premio Nobel 1969 per la Medicina
Renato Dulbecco – Premio Nobel 1975 per la Medicina
Eugenio Montale – Premio Nobel 1975 per la Letteratura
Carlo Rubbia – Premio Nobel 1984 per la Fisica
Franco Modigliani – Premio Nobel 1985 per l’Economia
Rita Levi Montalcini – Premio Nobel 1986 per la Medicina
Dario Fo – Premio Nobel 1997 per la Letteratura
Riccardo Giacconi – Premio Nobel 2002 per la Fisica
Mario Capecchi – Premio Nobel 2007 per la Medicina

mercoledì 13 settembre 2017

Grafene utile alla trasmissione ultra rapida per telecomunicazioni



Ricercatori dell'Istituto Nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con l'Università di Cambridge, nell'ambito del progetto Graphene Flagship, hanno dimostrato che è possibile creare un assorbitore saturabile per laser Terahertz utilizzando grafene. Il grafene è ottenuto da esfoliazione meccanica di grafite in fase liquida poi depositato tramite “scrittura a getto di inchiostro” al pari di quella di una stampante. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, descrive un assorbitore saturabile per laser Terahertz capace di una modulazione di assorbimento di un ordine di grandezza maggiore rispetto ai dispositivi prodotti finora. Un assorbitore saturabile è un dispositivo impiegato in alcuni tipi di laser per innescare l’emissione di impulsi di breve durata, grazie al fatto che il suo assorbimento di luce cala all'aumentare dell'intensità della luce stessa. Un simile componente ha un grande potenziale per i laser operanti nel lontano infrarosso, a frequenze Terahertz (THz - un milione di milioni di oscillazioni al secondo), con applicazioni che vanno dalla spettroscopia all'imaging. Permettono infatti di realizzare sistemi laser ad alta modulazione in grado di produrre impulsi ultra-brevi aprendo a numerose prospettive in applicazioni che riguardano fenomeni che avvengono su scala di tempo ridotte, come per esempio la spettroscopia risolta nel tempo di gas e molecole, l'informazione quantistica o la trasmissione ultra rapida per le telecomunicazioni.

martedì 12 settembre 2017

Texas Instruments 58C: le calcolatrici nella scuola fine anni 70



Con la miniaturizzazione dei circuiti integrati negli anni settanta nelle scuole si arrivò all’utilizzo di calcolatrici di dimensioni ridottissime anche in altezza, inseribili direttamente nel portafogli, pronte per essere estratte appena necessario. Una dozzina o una quindicina di bottoni, un piccolo display a cristalli liquidi. Era il primo segnale di una rivoluzione micro-elettronica che stava cominciando: e forse a questo, alla novità che rappresentavano più che all'uso pratico che se ne faceva, si deve la straordinaria popolarità di questo gadget; che impensierì soprattutto gli insegnanti di matematica in quanto rendeva inutile anche ai bambini l'uso del calcolo manuale e mentale. A tal riguardo ricordiamo la calcolatrice Texas Instruments 58C di cui elenchiamo le caratteristiche:

·        Costruttore: Texas Instruments
·        Categoria: calcolatrice elettronica tasca
·        Luogo d'origine: Dallas, U.S.A.
·        Anno produzione: 1979
·        Descrizione: Le programmabili della serie TI consentivano l’alloggiamento di un modulo software pre-programmato sul retro, che rendeva possibile espandere notevolmente le capacità della calcolatrice. Sul frontale si inseriva invece un apposito cartoncino riepilogativo del programma utilizzato. Questa versione 58C risolveva l’impossibilità, per la versione 58, di memorizzare il programma impostato.


Aldo Domenico Ficara

lunedì 11 settembre 2017

Nobel italiani per la fisica: Carlo Rubbia



Carlo Rubbia nasce a Gorizia il 31 marzo 1934, figlio di un ingegnere elettronico e di una insegnante di una scuola elementare. Si iscrive ai test di ammissione alla Normale di Pisa, ma non rientra nel ristretto numero di eletti, quindi si iscrive alla Facoltà di Ingegneria di Milano, ma il destino vuole che riprenda la via per la Scuola di Pisa dopo pochi mesi, grazie ad un posto rimasto vacante. Presso la facoltà di Fisica toscana, si laurea con una tesi sugli esperimenti compiuti sui raggi cosmici, nel 1957, quindi inizia a collaborare con il suo relatore, il Professor Conversi, realizzando in questo periodo il primo rilevatore di particelle di gas. Dal 1960 svolge la sua attività di ricerca al CERN di Ginevra, il più grande laboratorio nel mondo per la fisica delle alte energie, di cui sarà poi Direttore generale dal 1989 al 1994, svolgendo ricerche inerenti alla fisica delle particelle elementari e dove completa esperimenti sulle interazioni deboli al sincrociclotrone, al protosincrotrone e in seguito al collisionatore di fasci protonici, risultando dunque attivo nel campo della fisica sperimentale. Per verificare la teoria elettrodebole di Abdus Salam e Steven Weinberg, modifica l'acceleratore Super Proton Synchrotron (SPS) in un collisionatore di protoni e antiprotoni. Con questo esperimento, a capo del gruppo di cento fisici noto con il nome di UA1, scopre nel 1983 le particelle responsabili dell'interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z, confermando anche la teoria dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole. Nel 1984, ad appena un anno dalla scoperta, riceve insieme all'olandese Simon van der Meer il Premio Nobel per la fisica. Dal 1970 al 1988 è Higgins Professor per la fisica presso la Harvard University. È stato anche professore ordinario di complementi di fisica superiore all'Università di Pavia. Dal 1986 al 1994 è stato il Presidente del Laboratorio di Luce di Sincrotrone di Trieste. Nel 1990 per volontà della Regione Autonoma della Sardegna fondò il CRS4 Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, ricoprendo la carica di presidente fino al 2006. Dal 1999 è Presidente dell'ENEA. Nel 2005, a seguito di ripetuti contrasti con il consiglio di amministrazione dell'ENEA, critica il governo Berlusconi sull'«umiliazione che la ricerca in Italia sta subendo». L'ENEA viene allora commissariato e Rubbia non viene riconfermato dal Ministro Claudio Scajola. Il 30 agosto 2013 viene nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Testata nuova tecnica di terapia genica contro il Parkinson



Molte malattie neurodegenerative, come il Parkinson o la demenza a corpi di Lewy, colpiscono in modo diffuso le cellule cerebrali. Uno studio italiano dimostra la capacità inedita di un nuovo vettore virale di diffondersi e rilasciare un gene terapeutico in tutto il sistema nervoso centrale, un risultato fondamentale per lo sviluppo di terapie geniche contro queste patologie. Non solo: i ricercatori hanno testato la tecnica su modello sperimentale del Parkinson nel topo, riuscendo a ridurre i depositi tossici che causano la morte dei neuroni e a migliorare la salute degli animali. Il lavoro è coordinato da Vania Broccoli, ricercatore presso l’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Milano e capo dell’unità di ricerca in Cellule Staminali e Neurogenesi dell’Irccs Ospedale San Raffaele – una delle 18 strutture d’eccellenza del Gruppo San Donato. Lo studio è stato pubblicato su 'Molecular Therapy' del gruppo 'Cell'.

domenica 10 settembre 2017

Centro spaziale Luigi Broglio



Il Centro spaziale Luigi Broglio di Malindi, in Kenya, è un importante centro spaziale italiano al di fuori del territorio nazionale, di proprietà dell'Università Sapienza di Roma e gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana. Attualmente provvede al tracciamento di numerosi satelliti di varie agenzie (la NASA, l'ESA e l'Agenzia Spaziale Cinese); la sua latitudine quasi equatoriale rende questa base un ottimo sito di lancio, sebbene i lanci di satelliti dal centro siano stati solo ventitré, dal 1966 al 1988. Il centro è composto da due segmenti, ossia il segmento terrestre, rappresentato dal centro per la raccolta dei dati, ed il segmento marino, composto dalle piattaforme di lancio oceaniche. Il Centro si estende per circa tre ettari e mezzo in territorio keniota a circa 32 km da Malindi. La sua latitudine è 2,94 gradi sud. La convenzione intergovernativa tra Italia e Kenya permette lo svolgimento di operazioni di lancio, telerilevamento e acquisizione dati da satelliti. Il centro spaziale è stato ideato e gestito dal professor Luigi Broglio ed è attivo dal 1966, quando fu inaugurato col nome di Progetto San Marco.

Con il satellite Sirio l'Italia entrava tra i paesi più avanzati nell'industria spaziale



Il 26 agosto del 1977, l'Italia entrava tra i paesi più avanzati nell'industria spaziale con il lancio da Cape Canaveral in Florida del satellite geostazionario Sirio (Satellite italiano di ricerca industriale e operativa), il primo completamente progettato e realizzato nel nostro Paese. Il programma fu affidato, per la progettazione e la realizzazione, al Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con la Compagnia industriale aerospaziale, consorzio delle principali aziende pubbliche e private italiane del settore, e alla Telespazio per la gestione delle attività del satellite in orbita.


sabato 9 settembre 2017

In Toscana la notte dei ricercatori con “Bright”

Il 29 settembre torna l'appuntamento con la Notte dei ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca. In Toscana "Bright 2017" si celebra con il sostegno della Regione, il coinvolgimento delle Università di Pisa, di Firenze, di Siena, di Siena-Stranieri, dei centri di ricerca e di scuole superiori e propone un ricco cartellone di eventi, iniziative e spettacoli che si svolgeranno dal pomeriggio fino a tarda notte a Arezzo, Calci, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Pontedera, Portoferraio, Prato, Siena e Viareggio. Quest’anno a Pisa è stata prevista una mappa di eventi che ha seguito il percorso ideale di una “metropolitana del sapere”, pensato per collegare tra loro le Università e i centri di ricerca promotori dell’iniziativa: Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Cnr, Ingv e Infn. Le attività sono state, infatti, organizzate secondo 5 “linee”: Salute e benessere, Nuove tecnologie, Sviluppo sostenibile, I regni della natura, Patrimonio culturale. L’Area della ricerca pisana è stata coinvolta con diversi in tutti i percorsi, con 56 laboratori aperti e 8 spettacoli. I ricercatori impegnati nella notte a loro dedicata sono stati circa 90.


Aldo Domenico Ficara

Nanosmat 2017: le nanoscienze per disegnare materiali completamente nuovi

La serie di conferenze Nanosmat è cresciuta rapidamente diventando una delle conferenza internazionali leader in merito alle ricerche riguardanti materiali applicati alle nanoscienze, all’ingegneria e alle nanotecnologie. Un'occasione d'incontro tra scienziati di tutto il mondo per promuovere lo scambio di idee e la diffusione dei risultati più rilevanti relativi alle ricerche nei diversi settori delle nanoscienze e delle nanotecnologie. Si ricorda che le nanoscienze si occupano di comprendere le proprietà dei sistemi alla nanoscala, ovvero sistemi la cui dimensione inferiore al micron (un milionesimo di metro) e superiore alla scala atomica. I nanosistemi hanno dimensioni tra le centinaia e le decina di migliaia di atomi. Sono nanosistemi le nanoparticelle di oro o di materiali semiconduttori, piccoli segmenti di DNA o proteine, nanotubi di carbonio, ecc. E’ a questa scala infatti che si cominciano a determinare le proprietà macroscopiche della materia, il colore, la rigidità, l’attrito, la conduzione elettrica, ecc. E’ comprendendo e manipolando la materia a questa scala, perciò, che possiamo disegnare materiali completamente nuovi, progetti appositamente per ottenere proprietà particolari.


Aldo Domenico Ficara