lunedì 11 settembre 2017

Nobel italiani per la fisica: Carlo Rubbia



Carlo Rubbia nasce a Gorizia il 31 marzo 1934, figlio di un ingegnere elettronico e di una insegnante di una scuola elementare. Si iscrive ai test di ammissione alla Normale di Pisa, ma non rientra nel ristretto numero di eletti, quindi si iscrive alla Facoltà di Ingegneria di Milano, ma il destino vuole che riprenda la via per la Scuola di Pisa dopo pochi mesi, grazie ad un posto rimasto vacante. Presso la facoltà di Fisica toscana, si laurea con una tesi sugli esperimenti compiuti sui raggi cosmici, nel 1957, quindi inizia a collaborare con il suo relatore, il Professor Conversi, realizzando in questo periodo il primo rilevatore di particelle di gas. Dal 1960 svolge la sua attività di ricerca al CERN di Ginevra, il più grande laboratorio nel mondo per la fisica delle alte energie, di cui sarà poi Direttore generale dal 1989 al 1994, svolgendo ricerche inerenti alla fisica delle particelle elementari e dove completa esperimenti sulle interazioni deboli al sincrociclotrone, al protosincrotrone e in seguito al collisionatore di fasci protonici, risultando dunque attivo nel campo della fisica sperimentale. Per verificare la teoria elettrodebole di Abdus Salam e Steven Weinberg, modifica l'acceleratore Super Proton Synchrotron (SPS) in un collisionatore di protoni e antiprotoni. Con questo esperimento, a capo del gruppo di cento fisici noto con il nome di UA1, scopre nel 1983 le particelle responsabili dell'interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z, confermando anche la teoria dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole. Nel 1984, ad appena un anno dalla scoperta, riceve insieme all'olandese Simon van der Meer il Premio Nobel per la fisica. Dal 1970 al 1988 è Higgins Professor per la fisica presso la Harvard University. È stato anche professore ordinario di complementi di fisica superiore all'Università di Pavia. Dal 1986 al 1994 è stato il Presidente del Laboratorio di Luce di Sincrotrone di Trieste. Nel 1990 per volontà della Regione Autonoma della Sardegna fondò il CRS4 Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, ricoprendo la carica di presidente fino al 2006. Dal 1999 è Presidente dell'ENEA. Nel 2005, a seguito di ripetuti contrasti con il consiglio di amministrazione dell'ENEA, critica il governo Berlusconi sull'«umiliazione che la ricerca in Italia sta subendo». L'ENEA viene allora commissariato e Rubbia non viene riconfermato dal Ministro Claudio Scajola. Il 30 agosto 2013 viene nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.