Allo stato naturale il petrolio è detto anche greggio e non ha oggi impieghi pratici,
ma dalla sua raffinazione è possibile ottenere materiali fondamentali per la vita quotidiana, come per esempio i combustibili che alimentano la maggior parte dei nostri
mezzi di trasporto. La raffinazione del greggio fornisce anche sostanze che sono importanti materie prime per l’industria petrolchimica, necessarie per la produzione fra
l’altro di materie plastiche, vernici, detersivi, fibre sintetiche e gomme.
La raffinazione del greggio è effettuata nelle raffinerie, strutture industriali molto
complesse. La distillazione del petrolio greggio rappresenta la prima fase del processo
di raffinazione.
Nell’impianto di distillazione il greggio, riscaldato fino a 350 °C circa, viene introdotto nella parte inferiore della colonna, a pressione ambiente. La colonna di distillazione è costituita da una serie di piatti, dotati di una particolare struttura a campanelle
per favorire lo scambio di calore tra il vapore che sale gorgogliando e il liquido che
scende. I piatti sono mantenuti a temperature decrescenti verso l’alto e su ciascun
piatto condensano i componenti che hanno temperature di ebollizione prossime alla
temperatura del piatto stesso, determinando così il frazionamento voluto. Il contenuto
dei piatti viene continuamente prelevato, dando origine alle diverse frazioni, o tagli,
del processo di distillazione: la benzina leggera e pesante, il cherosene, il gasolio, gli
oli lubrificanti.