Nel 2012 il premio è andato a Giorgio Speranza, ricercatore senior della Fondazione Bruno Kessler di Trento, per un lavoro sulla possibilità di ridurre la resistenza alla chemioterapia per i pazienti, sintetizzando nanovettori per il rilascio controllato di farmaci e, nel 2013, da Rashmi Prabu dell’Indian Institute of Chemical Technology di Mumbai per un abstract sulla progettazione, sintesi e caratterizzazione di un nanovettore cationico per il trattamento del melanoma.
“Per Veneto Nanotech la ricerca applicata nell’ambito della nanomedicina è una priorità fondamentale perseguita da anni con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone con un impatto diretto sulla società. Da sempre – spiega Nicola Trevisan Direttore Generale di Veneto Nanotech - sosteniamo e supportiamo i giovani ricercatori che si occupano di queste tematiche. Da quando poi– continua Trevisan. – Giovanna Cadini, persona e collega meravigliosa, non è riuscita a vincere la sua battaglia contro il tumore che l’ha portata via a 33 anni, abbiamo un motivo in più per continuare a sostenere la ricerca in questo campo”.
Per partecipare al concorso bisogna sottoporre il proprio abstract (poster) attraverso il sistema online del convegno. Maggiori info su www.nanotechitaly.it
Giovanna Bettio
External Relations