Riportiamo integralmente un articolo del Sole 24 Ore che spiega l'acquisto da parte della BCMI, società fondata da Massimo Banzi, David Cuartielles, David Mellis and Tom Igoe, che ha acquisito il 100% di Arduino AG, la società che possiede tutti i marchi Arduino. Di seguito l'articolo:
Un nuovo capitolo. Forse quello
definitivo. La BCMI, società fondata da Massimo Banzi, David Cuartielles, David
Mellis and Tom Igoe ha acquisito il 100% di Arduino AG, la società che possiede
tutti i marchi Arduino. La notizia è stata diffusa con una nota ufficiale
firmata BCMI, nella quale vengono comunicati anche i nuovi ruoli societari: a Massimo
Banzi le cariche di Chairman e CTO, mentre il posto da CEO finisce a Fabio
Violante. Federico Musto, socio di Arduino col quale erano nate le dispute
degli ultimi anni, non fa invece parte di BCMI e rimane dunque fuori dal futuro
dall'azienda italo-americana che produce la scheda alla base del movimento dei
makers.
Banzi: inizia una nuova era
«Per Arduino - ha detto Massimo Banzi al
Sole24Ore subito dopo l'ufficializzazione dell'operazione – è l'inizio di una
nuova era in cui rafforzeremo e rinnoveremo il nostro impegno per l'hardware e
il software open source. Allo stesso tempo imposteremo l'azienda su un percorso
di crescita finanziaria sostenibile. La nostra visione rimane quella di sempre,
ovvero abilitare le persone a innovare attraverso l'elettronica». Lo stesso
fondatore, ha aggiunto che grazie al rasserenamento che questa acquisizione porta
in ambito societario, Arduino «guarderà sempre avanti e avrà più tempo per
approcciarsi a nuovi settori dell'innovazione come l'Internet of Things». IoT
nel futuro, dunque. E la conferma arriva dalle dichiarazioni del nuovo CEO,
Fabio Volante: «Arduino continuerà ad applicare la sua ricetta vincente per la
democratizzazione dell'Internet of Things per le persone, gli insegnanti, i liberi
professionisti e aziende».
Un matrimonio durato poco
I fondatori della BCMI sono di fatto i
fondatori di Arduino. E con questa operazione, della quale non sono stati resi
noti i termini economici, tornano in possesso di una delle aziende più vivaci
del panorama open source. Va ricordato che nell'ottobre 2016 era stato siglato
un armistizio fra la “cordata” di Banzi e quella di Musto, collaboratore che,
dopo aver preso il controllo della Smart Projects di Ivrea da Gianluca Martino,
gli ha cambiato il nome in Arduino Srl, contenendo la proprietà di Arduino ai
fondatori. Con una nota congiunta, i due “nemici” che si contendevano il
marchio, e cioè Arduino LLC (Arduino.cc) e Arduino srl (Arduino.org), avevano
ufficializzato l'accordo che metteva fine alle divergenze degli ultimi mesi. Un
accordo dal quale era nata la “Arduino Holding”. Ora l'acquisizione da parte di
BCMI.
Di seguito una intervista del 2024 al CEO di Arduino Fabio Violante: