venerdì 28 dicembre 2018

A fine 2015 la chiusura di Veneto Nanotech


L'ultimo progetto degli oltre mille messi in cantiere dal 2003 ad oggi riguardava lo studio di un dispositivo ad alta tecnologia per l'individuazione di materiali esplosivi anche in particelle infinitesimali potenzialmente presenti su oggetti e persone. L'idea era stata presentata nel 2014 all'Istituto Alti Studi Difesa. Con la messa in liquidazione di Veneto Nanotech, l'idea è rimasta sulla carta, una montagna di carte a dire il vero che ancora sono ammucchiate nelle sedi dell'istituto controllato dalla Regione Veneto, che ha chiuso definitivamente i battenti a fine dicembre. Gli ultimi 14 dipendenti rimasti sono stati licenziati a fine 2015. Si è chiusa così una fra le più importanti esperienze di società misto pubblico-private nate in Italia per dare avvio alla ricerca applicata. Nella casse, ufficialmente, c'è un buco di oltre 3,5 milioni. Partenza in pompa magna La società costituita nel 2003 ed operativa dal 2004 nacque con l'obiettivo di coordinare in Veneto le attività del distretto tecnologico per le nanotecnologie voluto dal Miur, dalla Regione Veneto e dalle università. 

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