venerdì 28 dicembre 2018

Il liceo scientifico G. Berto di Vibo Valentia dopo 12 anni ripercorre la didattica delle nanotecnologie



Gli alunni di tre licei italiani, il Fermi di Cosenza, il G. Berto di Vibo Valentia e il Darwin di Roma, stanno vivendo l' esperienza dello studio delle nanotecnologie che li porta dai banchi di scuola a quelli dell’università, per un percorso che potrebbe aprire loro la strada verso quello che saranno 'da grandi'. Un progetto al quale la rivista Nature Nanotechnology ha voluto dare il giusto risalto. Il progetto nasce dall'idea di una professoressa del Fermi e dall'iniziativa di due docenti universitari (Pierfrancesco Riccardi e Claudio Goletti), decisi a gettare il seme, creare i presupposti perché la Scienza dei materiali venga introdotta da subito nelle scuole superiori come materia extracurricolare. Così, un anno fa, è nata la collaborazione tra il Dipartimento di Fisica dell'Ateneo cosentino e il Fermi. “Hanno aderito al progetto una quindicina di ragazzi per un totale di 40 ore di lezione durante tutto l'anno – racconta Riccardi, docente di Fisica sperimentale all'Università della Calabria – eravamo curiosi di vedere come reagivano affrontando certi argomenti, senza ancora una preparazione sufficiente in fisica e matematica”. A tal riguardo si ricorda che il Liceo Scientifico Berto di Vibo Valentia già nel marzo del 2005 aderì alla rete sulle nanotecnologie che vedeva come capofila l'IIS di Furci Siculo nel progetto " Le nanotecnologie " coordinato da chi scrive.