domenica 22 maggio 2011

Studi di medicina molecolare alla SISSA di Trieste




Fonte immagine: http://static.nanopress.it/r/164X108/static.piusanipiubelli.it/articoliGallery/1524/480/img1.jpg


Sono stati segnalati,da Simona Regina responsabile dell'Ufficio Stampa SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), i risultati di una ricerca a cui hanno collaborato anche ricercatori della Sissa di Trieste pubblicati su Nature Communications. Il team internazionale ha messo in luce un particolare meccanismo di interazione degli enzimi di restrizione all'interno di nanostruttre di Dna, aprendo nuovi possibili scenari per l'analisi di frammenti di tessuti attualmente non realizzabili con le attuali tecniche diagnostiche, in altre parole si potrà costruire una sorta di microchip molecolare per sviluppare dispositivi innovativi per l’analisi di frammenti di tessuti piccolissimi (poche cellule) che sfuggono alle attuali tecniche diagnostiche.


In particolare la scoperta può aprire nuovi scenari per la medicina molecolare di frontiera e favorire lo sviluppo di nanotecnologie a basso costo, usando strutture composte da molecole di DNA, utili per esempio per l’analisi di singole cellule tumorali circolanti nel sangue o microdissezioni ricavate da biopsie. Biomolecole in campioni biologici molto piccoli che attualmente non è possibile analizzare, ma che potrebbero essere facilmente misurate utilizzando sensori miniaturizzati, dalle dimensioni più piccole di una singola cellula, capaci di intrappolarne il contenuto biomolecolare e di studiarne le caratteristiche.

Per leggere l'intero comunicato stampa dela SISSA cliccare sul seguente link:

http://chiacchieresulnano.blogspot.com/2011/05/forbici-molecolari-intrappolate-in.html



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