martedì 18 gennaio 2011

Nel 2006 il governo italiano non attivò l’ iniziativa Nazionale per le Nanotecnologie.

PROPOSTA PER UNA
INIZIATIVA NAZIONALE PER LE NANOTECNOLOGIE

Le nanotecnologie rientrano negli obiettivi di sviluppo di tutti i maggiori Paesi
industrializzati. Le spese per l’attività di R&S in questo campo hanno superato nel
2005 i 9 miliardi di $ suddivisi in parti sostanzialmente uguali tra pubblici e privati.
Per rendere più efficace il loro impegno, molti Paesi hanno attivato programmi
specifici pluriennali per lo sviluppo delle nanotecnologie.
Una delle iniziative più importanti è la National Nanotechnology Iniziative (NNI),
avviata nel 2001 negli USA con ingenti fondi federali. Il budget 2006 di 1,3 miliardi di $ ed analoga cifra è prevista per il 2007.
Iniziative simili sono attive in Paesi come Cina (dal 2001, quinquennale), Corea del
Sud (decennale, dal 2001), Taiwan (su 6 anni, dal 2005 ), Israele dal 2001, in
Irlanda. In altri Paesi quali Giappone, Germania, Francia, UK, Olanda sono state
create agenzie nazionali ad hoc, spesso con la partecipazione di privati, con le
necessarie risorse tecniche ed economiche.
Si valuta il mercato mondiale attuale dei prodotti realizzati con le nanotecnologie a
32 miliardi di dollari, che dovrebbero diventare 1000 miliardi nel 2015.
Le imprese attive nel settore sono già 1.600 nel mondo; i prodotti sul mercato sono
già più di 200 nei settori dei cosmetici, degli articoli sportivi, dell’abbigliamento, dell’elettronica, dei rivestimenti superficiali, dell’edilizia.
In Italia le nanotecnologie sono una delle priorità dell’ultimo PNR ma non sono
indicati obiettivi precisi né dedicati fondi ad hoc. Il “Secondo Censimento italiano
delle nanotecnologie”, realizzato da AIRI/Nanotec IT, ha evidenziato che l’impegno in
questo campo è piuttosto intenso: vi sono infatti molti gruppi di ricerca impegnati
nelle nanotecnologie, in parte di dimensioni ridotte, negli istituti universitari e negli Enti di ricerca, l’attività dei quali pero’ risulta talvolta frammentaria e non inserita in un disegno organico nazionale. Accanto a questi vi è anche una significativa attività in campo industriale che coinvolge sia grandi che piccole e medie imprese, di cui alcune all’avanguardia nel loro settore.
Sulla base di quanto sopra, nel corso del Convegno, organizzato da AIRI/Nanotec IT
e tenutosi a Roma il 3 luglio 2006, “Governare le nanotecnologie in Italia”, su
proposta degli organizzatori è stata discussa e approvato la messa in cantiere di una
“Iniziativa Nazionale per le Nanotecnologie” –INN.
Per ottimizzare e rendere più efficaci queste attività nel Paese sembra infatti
opportuno – e forse indispensabile - attivare anche in Italia tale Iniziativa Nazionale per le Nanotecnologie, che coinvolgendo ricerca pubblica e imprese, consenta di mobilizzare, traguardando sul lungo termine, risorse economiche adeguate, di razionalizzare l’uso di queste risorse, di orientare l’attività verso obiettivi prioritari condivisi.
Una Iniziativa Nazionale avrebbe anche il vantaggio di favorire lo sviluppo
responsabile delle nanotecnologie, che tenga nel dovuto conto le problematiche di
sicurezza per l’uomo e per l’ambiente, che è la condizione essenziale affinché le loro grandi potenzialità possano realizzarsi appieno.
Il punto di partenza è, quindi, quello di individuare i settori industriali prioritari (per i quali cioè tali tecnologie sono o saranno un fattore determinante di competizione e sviluppo sotto il profilo di mercato e occupazione), di definire la più idonea strategia e organizzazione dell’impegno del Paese, la sua programmazione e finanziamento, nonché le direttrici e le potenzialità di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico in tale settore.
Gli elementi raccolti potranno, inoltre, fornire indicazioni ed indirizzi utili per
l’internazionalizzazione delle attività di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore, quali la partecipazione ad EUREKA, ai Programmi Strutturali e ai PQ dell’UE.
Una possibile metodologia potrebbe prevedere che gli elementi suddetti siano definiti
(entro 6-8 mesi) da un Comitato del quale facciano parte rappresentanti di tutti gli
attori delle nanotecnologie in Italia, coadiuvato da Gruppi di Lavoro specialistici per tecnologia/applicazioni, che coinvolgano anche gli utenti - attuali e futuri - delle nanotecnologie.
Sulla base di quanto sopra i sottoscritti chiedono che siano avviate al più
presto le procedure per mettere a punto la Iniziativa Nazionale per le
Nanotecnologie e si dichiarano disponibili a partecipare a questa attività
programmatica.

Seguono le firme:

per AIRI- Renato Ugo, Presidente
CRFiat e Elasis- Nevio Di Giusto, Amministratore Delegato
Centro Sviluppo Materiali- Roberto Bruno, Amministratore Delegato
EniTecnologie- Ugo Romano, Presidente e Amministratore Delegato
INSTM- Dante Gatteschi, Direttore
Istituto Superiore di Sanità- Enrico Garaci, Presidente
ISPESL- Antonio Moccaldi, Presidente
Pirelli Labs- Giorgio Grasso, Amministratore Delegato
UNI- Paolo Scolari, Presidente



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