venerdì 4 febbraio 2011

Ehud Shapiro cerca di applicare la fantascienza di Asimov




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Un' équipe di scienziati dell'istituto scientifico Weizmann, guidati dal professor Ehud Shapiro, hanno messo a punto alcuni sistemi basati sul nanotech.
Il primo fra questi è un dispositivo che impiega le molecole biologiche per l'elaborazione dei dati. Questa macchina innovativa effettua calcoli utilizzando il DNA come software e diversi enzimi come hardware. La cosa più sensazionale è che mille miliardi di queste macchine, la cui accuratezza è superiore al 99,8 per cento, possono essere collocate in uno spazio grande quanto una goccia d'acqua.
Il secondo dispositivo nanotech è quello che è stato definito “il più piccolo medico del mondo”, si tratta di un nano-robot che inserito all’interno del circolo sanguigno è capace di analizzare l’Rna delle cellule e diagnosticare con grande precisione tumori microscopici. Ma non solo, una volta trovato il tumore, costruisce subito un farmaco che lo distrugge.
A tal proposito negli anni sessanta Isaac Asimov, scrisse un romanzo che diventò un classico della fantascienza: “Viaggio allucinante”. È la storia di un team di medici che, ridotti a microscopiche dimensioni, entrano a bordo di una micronavicella nel corpo del malato. Oggi dopo quasi mezzo secolo la realtà scientifica, grazie agli studi di Ehud Shapiro sta raggiungendo la fantascienza proposta da Asimov.
L’aver messo a punto tecniche che stabiliscono un legame tra il Dna e l’informatica è uno step fondamentale, e per ciò che riguarda i tempi di perfezionamento e applicazione di questi studi, un anno fa si diceva che il livello raggiunto oggi nelle ricerche sarebbe stato raggiunto dopo 10-15 anni, quindi nulla toglie che i tempi possano essere molto più veloci di quanto ora preventivato.
Bisogna però precisare che il passaggio dalla capacità delle macchine di riconoscere le cellule malate a quella di rilasciare i farmaci è molto complesso e difficile.



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