giovedì 3 febbraio 2011
Nanoelettronica: molibdenite meglio del grafene
Fonte immagine: http://www.minerva.unito.it/chimica&industria/Sistemaperiodico/Immagini/Molibdeno/Molibdenite.gif
La molibdenite, o MoS2, è un semiconduttore che nella nanoelettronica potrebbe rivelarsi molto più efficace del grafene.
Questo semiconduttore può essere usato per costruire transistor che consumano 100.000volte meno di energia in condizioni di standby rispetto ai tradizionali transistor al silicio.
La molibdenite ha una banda proibita di 1,8 elettronvolt, il che la rende ideale per accendere e spegnere i transistor, dandone un decisivo vantaggio rispetto al grafene, che non ha una banda proibita nel suo stato originario.
SCHEDA DEL MINERALE MOLIBDENITE:
- MoS2 -
CLASSE MINERALOGICA: Solfuro
GRUPPO: Dimetrico
SISTEMA: Esagonale
GRUPPO SPAZIALE: P63/mmc
GEMINAZIONE:
ABITO: Cristalli tabulari esagonali dipiramidali. Ha una struttura a strati formati da prismi trigonali. Si presenta raramente in piccoli cristalli; più spesso in scaglie e aggregati lamellari
DUREZZA: 1 - 1,5
PESO SPECIFICO: 5
INDICE DI RIFRAZIONE:
COLORE: Grigio, grigio-blu, grigio piombo, nero.
LUCENTEZZA: Metallico
TRASPARENZA: Opaco
SFALDATURA: {0001} perfetto
STRISCIO: Grigio-blu, grigio-verde
FRATTURA: A scaglie, tipo Grafite.
PLEOCROISMO: Molto forte.
GENESI: Si rinviene in pegmatiti, in rocce granitiche e nei giacimenti di ferro e solfuri (Porphyry type).
GIACIMENTI: Ha una vasta diffusione mondiale; i principali giacimenti sono però in Colorado (Climax), Canada (Ontario), Inghilterra (Cornovaglia), Svezia, Norvegia e Lapponia.
CENNI STORICI: Il nome fu dato nel 1807 e deriva dal greco molybdos=piombo poichè all'inizio ci fu un po' di confusione tra piombo, molibdenite ed anche grafite. L'importanza di questo minerale ha seguito negli anni quella dell'elemento molibdeno sul mercato industriale
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Nell'industria dell'acciaio, dell'elettronica e della chimica. È un eccezionale lubrificante secco, attivo anche a temperature estremamente basse, sotto forma di polvere impalpabile. Ha la caratteristica di formare depositi pulverulenti di spessore submicroscopico che conservano intatto il potere lubrificante. Viene anche usato come additivo a grassi lubrificanti per ottenere prestazioni elevate a basse temperature.
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